LETTURE

Libri e allori… gioie e dolori!

Che cos’è la letteratura, amici? Un modo obsoleto per passare il tempo risalente a epoche in cui non c’era nulla di meglio? Il frutto di menti malate per il piacere di altre menti malate? Una nobile attività che eleva lo spirito? Un’industria spietata? Un mezzo di comunicazione o piuttosto un mezzo per confondere le acque con idee inutili? Vita vissuta che diventa pagina scritta o pagina scritta che si atteggia a vita? Tanto fumo e poco arrosto o molto arrosto senza fumo?

E chi sono gli scrittori? Una categoria di psicopatici? Marpioni dalla parolina facile? Fantocci per i mass–media? Personaggi oscuri e misteriosi? Cuochi di banalità o chef che sanno trasformare una patata in una leccornia?

Dopo avere approfondito l’argomento, non sono giunto a una conclusione definitiva. Nel mondo della letteratura c’è di tutto.

Una cosa, però, l’ho capita: diventare scrittori di fama non ha a che fare né col talento né col messaggio che si trasmette, ma con un’alchimia di fattori. Alcuni hanno cercato di trovare la formula magica di questo fenomeno per riprodurlo a piacimento, ma nessuno ci è riuscito. La pietra filosofale del successo letterario resta misteriosa.

Innanzi tutto, come in tutte le cose, c’è il “momento”. Certa gente che compare sui libri di scuola, se fosse vissuta in un’altra epoca sarebbe rimasta sconosciuta.

Poi c’è la fortuna. Avete presente quella pila di manoscritti sulla scrivania dell’editore? E quella serata con la segretaria su quella stessa scrivania? E la pila che cade, così l’ultimo manoscritto di apre? E l’editore che sente la voce della moglie si nasconde insieme alla segretaria sotto la scrivania per sistemarsi e fingere di riordinare quel disastro? Ed ecco la moglie inferocita, l’editore prende quel manoscritto in mano e declama le prime righe, aggiungendo: – Vede, signorina, come scorre? Che penna! Che penna! Questo giovanotto ci farà vendere milioni di copie!

Altri fattori? L’orientamento politico, naturalmente! Geni letterari sono stati scartati per le loro idee e scribacchini immondi, invece, hanno cavalcato la tigre per anni.

Le amicizie altolocate. Dicono che nella vita non si va da nessuna parte senza un amico al posto giusto.

E poi, è evidente, gli scandali! Non c’è niente di meglio di uno scandalo per lanciare un libro.

Tratto da “Cicerone. Memorie di un gatto geneticamente potenziato”, Delos

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