• RIFLESSIONI

    SCRIVENER: ALLEATO O TRAPPOLA?

    Quanto è importante avere un buon programma di videoscrittura per scrivere bene? Certo, se non sapete mettere insieme due frasi di senso compiuto, se credete che l’anacoluto sia una perversione sessuale e che la perifrasi sia un’attrazione da luna park, beh, nessun computer potrà aiutarvi. Ma se avete qualcosa da dire e sapete dirlo bene, un buon programma può agevolarvi la vita.  Questa lezione l’ho imparata da mia zia. La zia Maria scriveva libri per bambini e aveva tre passioni, restando nell’ambito della scrittura: una erano gli articoli di cancelleria più strani; l’altra erano i libri per l’infanzia in lingue che non conosceva ma con illustrazioni e impaginazione accattivanti; la…

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    The Man in the High Castle – La prima stagione

    Questo articolo è comparso su DrFantacat il 29.5.2017, sulla scorta dell’entusiasmo per la prima stagione… Seguiranno le impressioni sulla sua conclusione. Non amo Philp K. Dick. Lo dico come premessa. E’ una questione di “pelle”, forse di stile di scrittura, in parte di approccio alla realtà. Non ci posso fare niente. La pioggia sporca, l’inquietudine, quella fragilissima speranza in un mondo popolato di vivi che non sono vivi veramente… Confesso di fare davvero fatica a leggerlo. Eppure, a suo tempo, ho divorato “La svastica sul sole” ( ripubblicato poi come “L’uomo nell’alto castello” , traduzione letterale di “The man in the high castle”). Così, quando è uscito il serial su…

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    Fantastiche traduzioni

    Come fare delle fantastiche traduzioni? E come tradurre un testo fantastico? Una volta ho letto che ogni traduzione è in qualche misura un tradimento. È un problema che nasce dall’incongruenza tra le diverse lingue che si fa particolarmente marcata quando appartengono a ceppi molto diversi. La mia esperienza è limitata alla lingua inglese (se si escludono le innumerevoli versioni latine e greche del liceo). Come alcuni sanno, per anni sono stata traduttrice per Harlequin Mondadori (Harmony) e per Baldini e Castoldi. Mi ero specializzata nella letteratura rosa. Poi, per un lungo periodo, non ho più tradotto per le case editrici, ma ho frequentato la letteratura accademica in lingua inglese. In…

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    I PERSONAGGI

    Come si costruisce un personaggio? Quali sono le trappole insidiose di fronte alle quali può trovarsi uno scrittore? Quelle che vi propongo non sono regole che hanno pretesa di universalità, ma solo riflessioni scaturite dagli anni che ho dedicato alla scrittura creativa. Penso infatti che ogni autore abbia la sua tecnica per creare i propri personaggi. Lasciate che i personaggi vengano a voi L’idea di un personaggio può nascere da molte diverse suggestioni. A volte parte da un incontro fortuito con uno sconosciuto sul tram, altre da un vicino di casa rompiscatole, altre ancora da una lontana cugina, o magari è una persona pubblica a farci da musa. E non…

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    Il romanzo storico

    Tutti scrivono libri storici. TUTTI! Ma proprio TUTTI !!! È un’epidemia bella e buona: spadoni a due mani medievali, gladii romani, etere greche con le poppe al vento, highlander in gonnellino, affascinanti ussari dallo sguardo assassino, pulzelle in crinolina.  Ho visto persino principesse giapponesi e capi mongoli. Nel fantasy, poi, l’ambientazione romana va per la maggiore. Che c’è di meglio di un centurione che lotta contro il male? Vi dirò, anche io ho scritto un fantasy di ambientazione romana, quindi, credetemi, non sto sfottendo nessuno. Ma questo non significa che lascerò passare tutte le boiate che mettete su carta. Perché le boiate storiche mi fanno venire l’orticaria. Comincio a grattarmi,…

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    E l’ammmoooreee?

    AMMORE O NON AMMORE? Questo è il dilemma, cari scrittori. A sentire ciò che si dice in giro, la risposta è: “GIAMMAI!” Risposta suffragata dall’allergia (presunta) di molti lettori di fronte a ogni palpitazione del cuoricino dei nostri personaggi, a ogni sguardo appassionato, a ogni fremito, a ogni brivido che percorre la schiena e, come avrebbe detto Merope Generosa alias Anna Marchesini (quanto ci manchi! 😥), va a finire sempre LÀ. Sì sì, laggiù, avete capito bene, nella Danger Zone o forse sarebbe meglio Pleasure Zone. Proprio oggi una lettrice accanita su una nota pagina Facebook dedicata alla letteratura scrive: “Odio la roba sdolcinata!” Ci sta, sorella, ci sta (Oddio,…

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    Ceci n’est pas fantascienza

    La fantascienza è morta? Risorgerà? In Italia c’è speranza? Oppure dobbiamo rassegnarci a essere l’ancella della letteratura, fanalino di coda mondiale?  E noi autori? Dobbiamo rinunciare a scrivere per lasciare spazio a gli stranieri? O invece ci tocca continuare a lottare nelle nostre trincee? Sarà saggio sborsare migliaia di euro per corsi di scrittura ed editor? O è più proficuo investire in traduttori con la vaga speranza di sedurre il mercato d’oltreoceano? E che dire di chi propone di scimmiottare gli autori statunitensi, veri “maestri” del genere? Allettante, ma se poi otteniamo solo che qualcuno ci canticchi con disprezzo: “Tu vuo’ fa’ ll’americano, mericano, mericano, ma si’ nato in Italy.…

  • RIFLESSIONI

    “La quinta onda” di Rick Yancey

    Ma ci considerate tutti cretini o il privilegio di essere tali è riservato agli YA, cioè gli Young Adults? Certo, cresciuti a cavolate, i ragazzi di oggi potrebbero avere uno spirito critico un po’ atrofizzato, ma come insegnante conosco tanti adolescenti che non sono affatto scemi e tanti insegnanti e genitori che si danno da fare per scongiurare il pericolo che si rimbecilliscano. Ciò nonostante, “La quinta onda” di Rick Yancey ha avuto successo ed è apprezzato anche da molti Adults senza Young, i quali in teoria dovrebbero essere più smaliziati.  Il modo in cui è approdato nella nostra amata penisola è sempre lo stesso: gli americani, che ingoiano qualsiasi…

  • IL LABORATORIO DELLO SCRITTORE,  RECENSIONI LIBRI,  RIFLESSIONI

    Incontro con Amitav Ghosh

    “Perché scrive romanzi e non saggi di storia?” “BECAUSE FICTION SHOWS THE WAY”, è stata la risposta semplice, pregnante, per certi versi intraducibile, che Amitav Ghosh ha dato al termine della conferenza organizzata ieri dall’Istituto Confucio presso l’Università degli Studi di Milano. In che modo un romanzo “mostra la strada”, “indica la via”? Basta leggere i libri di Ghosh per capirlo. Quindi, se non lo avete fatto, cominciate adesso. E, vi assicuro, avrete l’imbarazzo della scelta! Questo prolifico scrittore, antropologo e giornalista indiano di Calcutta, infatti, è famoso per una serie di romanzi bellissimi come “Il paese delle maree” (traduzione poco felice di “The Hungry Tide”, il mio preferito in…

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